Vi racconto la mia storia 2
Vi racconto la mia storia
Buongiorno a tutte,
oggi vi parlo di me, perché la mia storia può essere uno spunto di riflessione e di ispirazione per alcune di voi.
È la testimonianza di come un cambiamento di prospettiva, può davvero cambiare la vita in meglio.
Sono Francesca, ho 32 anni, sono avvocato e mamma di un bambino di 1 anno.
Mi sono sempre occupata di diritto penale, in particolare di diritto penale societario.
Dal 2014 al 2020 ho lavorato presso tre studi boutique milanesi, prima come praticante e poi come avvocato-collaboratrice del professionista titolare dello studio.
Ho avuto la fortuna di collaborare per avvocati che mi hanno insegnato moltissimo ma, prima di oggi, non avevo ancora avuto l’opportunità (e il coraggio) di vivere l’esperienza della libera professione.
Nel 2019, la mia passione per i temi sociali mi ha portato a iscrivermi al Master sulla Sostenibilità in Diritto, Finanza e Management presso l’Università Bicocca di Milano, percorso conclusosi nel 2020.
Oggi, infatti, oltre a lavorare come avvocato penalista, sono anche team leader del Comitato di Sostenibilità di freebly, primo studio legale costituito come società benefit in Italia.
Da quando sono entrata in freebly la mia vita è cambiata e ora vi racconto perché.
Ho scelto di lavorare in freebly perché è una realtà unica nel suo genere, è il primo studio legale in Italia che pone le persone al centro offrendo ai professionisti la possibilità di esprimersi liberamente come persone prima che avvocati, condividendo la missione di creare valore e un impatto positivo sia per le persone che ne fanno parte che per la società intera. Infatti, parte dei ricavi di freebly è destinata a iniziative benefiche a favore di enti terzi e ad azioni di welfare per i propri professionisti.
freebly è davvero una realtà innovativa, stimolante, dinamica, aperta alle idee, inclusiva. Io sono freebly ovvero free, infatti posso decidere sempre quando, con chi lavorare e dove, se da casa o nello spazio di co-working “Spaces” messo a nostra disposizione in Corso Europa a Milano o presso altre sedi in Italia o in Europa.
Mi sento parte di un network meraviglioso di professionisti che condividono i miei stessi valori, il mio stesso approccio al lavoro e con i quali risulta naturale e piacevole creare sinergie lavorative, occasioni di confronto e scambio.
Ho fatto mia anche la seconda parte del neologismo, il concetto di “flexible” infatti, finalmente, ho trovato la mia dimensione e posso esercitare liberamente la professione di avvocato con la massima flessibilità, ingrediente fondamentale per noi donne e mamme.
Be free, be flexible, be freebly
freebly mi consente di vivere l’esperienza della libera professione, ma senza i rischi imprenditoriali tipici della libera professione!
Infatti, non ho costi fissi, perché freebly trattiene una percentuale sulle mie fatture per coprire costi di servizi amministrativi, fiscali, costi per il mio accesso agli spazi di co-working, agli strumenti informatici e servizi di marketing.
Non sono mai sola, perché ho tanti colleghi con cui mi confronto, mi incontro e con cui condivido anche parte del lavoro, professionisti che come me hanno scelto il modello freebly.
Mi rivolgo a tutte voi, ma soprattutto alle donne avvocato che, come me, amano la propria professione e non vogliono rinunciare ad altri aspetti fondamentali della propria vita personale.
Provate a pensarvi in questa nuova prospettiva, che garantisce libertà e flessibilità necessarie a noi donne per esercitare la nostra professione.
Se vi ho ispirate e incuriosite date il like ai vostri match con freebly!
freebly e womenatbusiness per la sostenibilità sociale delle competenze delle donne avvocato.
Ora io sono felice.
Francesca
Happy to help.
[email protected]